
“La storia è un’ insieme di menzogne su cui ci si è messi tutti d’accordo”. Questo sosteneva il grande Napoleone, imperatore italiano dei Francesi : i Buonaparte erano italiani, la famiglia si trasferì in Corsica quando la Corsica era genovese. Lo stesso Napoleone amava sottolineare che lui era italiano, toscano. A via dei Tornabuoni, Firenze, vi è l’ avito Palazzo con stemma nobiliare dei Buonaparte in facciata. Ma torniamo alla storia, ai divulgatori di ignoranza o menzogne sulla quale pare si siano messi davvero tutti d’accordo. Sembra che non ci sia verso di venir fuori da questo circolo vizioso, ogni tanto si è costretti a tornarvi su per correggere non si sa più bene se ignorantaggini in mala o buonafede fatto è che non è tollerabile che per guadagnare visibilità unitamente a qualche cent. e se vi si aggiunge anche la conduzione di una trasmissione trattante più o meno lo stesso argomento o almeno costruita per arrivare a quel particolare soggetto ovvero Mussolini, si continui a prendere in giro gli italiani trattati come incompiuti mentali offendendone ogni volta l’ intelligenza. Purtroppo, ob torto collo, si deve nuovamente tornare sul giornalista Aldo Cazzullo ed il suo libro su Mussolini che definire sconcertante è puro eufemismo, ma partiamo dal principio. Dunque! Cosa è accaduto; qualche giorno fa chi scrive si trovava all’interno di un ipermercato per farvi la spesa. Nel girare per i reparti, l’ attenzione è attirata da una piccola bancarella allestita con le novità letterarie del momento tra le quali vi era il libro del summenzionato giornalista apprendista storico. Preso il libro tra le mani, del costo di 19 € : 38,000 della vecchia valuta…; sti c….!) se ne sfoglia qualche pagina e per poco chi scrive non ci rimane secca; incredibile! Davvero senza parole soprattutto nel leggere che gli anarchici più che criminali sono dei romantici.., ò poffarbléau! Il sonno eterno di chi avrà mai violato il nostro temerario giornalista apprendista storico per giungere a cotanta analisi? Forse Cesare Lombroso? O forse Sigmund Fraud? Quello che, se sognavi di vuotare il pitale fuori dalla finestra sosteneva che inconsciamente volevi abortire anche se eri sterile: romantici, Cazzullo lo vada a raccontare agli Arciduchi Ferdinando e Sofia il cui vile assassinio, perché di viltà si tratta, scatenò la prima guerra mondiale. Lo racconti ad Umberto I, babbo di ” sciaboletta” o, ad Elisabetta d’ Austria: Sissi ), ed a tutti gli altri assassinati dai romantici anarchici di Cazzullo. Ora attendiamo la beatificazione di Cospito ma si sa che la sinistra in particolare è sempre a caccia di santi e martiri; cerca fuori quella pulizia morale che non ha in se. Questo è il vero motivo del loro pellegrinaggio nel carcere di Sassari accompagnati da un loro “blasonato” senatore con un pedigree di tutto rispetto: uno zio acquisito è definito in atti giudiziari, tabaccaio apprendista dentista: quando non era in turno in tabaccheria suturava gengive nell’ ambulatorio di medicina generale del cognato). Una famiglia “vocata” alla medicina; e che medici ragazzi! Sorvolando sul papà e la zietta ). Il loro cicerone è lo stesso senatore dei fondi consiliari regionadi sardi. Uno scandalo parzialmente soffocato soprattutto la parte che riguarda il loro cicerone. L’equazione fatta dalle ” volpi piddine pellegrinanti è stata; detenuto politico in sciopero della fame ad alto rischio di morte + morte? eroica = consenso del popolo bue = voti…, Ipocriti! Falsi come l’ Iscariota, farebbero prima a rivolgersi ad un chirurgo plastico per la ricostruzione di imeni e frenuli : c’è giusto il Sig. Sindico, Prof. Nanni che di tale specialità ha titolo e competenza e se trovano un accordo: Prof. Nanni è “destrimane”), magari ci scappa lo sconto comitiva e si torna in sede “illibati” l’ unica accortezza va contattato prima dei Candelieri: la discesa è lunga e insidiosa e potrebbe capitare che scenda di tacco ed allora sarà esso ad aver bisogno di un collega ortopedico . Ma torniamo all’ apprendista storico, A. Cazzullo. Intanto la forma di narrazione scelta che è “stata di grande consolazione per questa scrivente ritenendo se stessa, a giusta ragione, una “scrittrice” per caso; di “frodo” poiché nello scorrere le pagine del libello di Cazzullo si ha l’ impressione di assistere alla chiacchiera tra due comari di pianerottolo, entrambe in vestaglia e ciabatte con l’ una che sciorina all’ altra, con certa fretta e fare guardingo come se qualcuno che non deve, potesse udire quanto diceva ed il cui sunto è il solito Mussolini. In sintesi secondo Aldo Cazzullo, Mussolini è responsabile diretto quando non mandante, dell’ assassinio e persecuzione di, Giacomo Matteotti, dei fratelli Rosselli, di quell’altro romantico di Turati e di altri soggetti storici fino ad Antonio Gramsci, politico, filosofo e pensatore sardo e per la precisione di Ghilarza. Dunque stando al giornalista Cazzullo, Antonio Gramsci, chiamato in famiglia Nino, sarebbe morto in carcere a seguito della durissima carcerazione imposta da quel “gaglioffo” di Mussolini; una sorta di 41 bis ante litteram insomma. Avrebbe patito, sempre Antonio Gramsci, torture psicologiche e fisiche come perpetuato dalla vulgata ormai popolarmente radicata. Ora come prima cosa tranquillizziamo il lettore; Antonio Gramsci si spense ufficialmente nella lussuosa clinica privata, Quisisana di Roma dove trascorse i suoi ultimi anni di vita e dove fu fatto trasferire, dietro richiesta dello stesso Gramsci, da Mussolini dall’ ospedale di Formia inadatto a trattare le polipatologie di Gramsci alla lussuosa clinica Quisisana. Mussolini,non il Re! Che vedeva Gramsci come fumo negli occhi , se ne fece carico sostenendo le spese. Non fu Togliatti o il partito a pagare 2 anni di degenza alla Quisisana. Mussolini, e lo si riporta a beneficio degli attuali politichini , rifiutò lo stipendio che gli spettava come primo ministro. Gramsci morì da uomo libero in quanto “graziato” dal Re attraverso Mussolini. Il decesso avvenne a causa di un’ emorragia cerebrale. Fu sempre e quotidianamente accudito dalla cognata Tatiana Schucht: (la moglie si trovava a Mosca con i figli ), e dai medici curanti, dott.ri Frugoni e Puccinelli presenti anche al momento del trapasso. Erano le h. 04:10 am del 27 aprile, 1937 all’ età di 46 anni. Le ceneri di Gramsci riposano arbitrariamente , nel cimitero acattolico di Roma. Ma è bene contestualizzare i fatti facendo anche un po di storia su Antonio Gramsci senza troppo violare la privacy della famiglia e lo facciamo come si suol dire, in breve. Dunque! Il futuro politico e pensatore sardo all’età di due anni manifesta i sintomi di quello che anni dopo, troppo tardi, sarà identificato come morbo di Pott: nome dello scopritore ); il morbo di Pott, il cui responsabile è il Mycobacterium Tubercolosis, si conclama in una particolare forma di osteomielite. In sintesi si sta parlando di una grave forma di infezione che colpisce le vertebre ( colonna), e i dischi o piatti vertebrali. La malattia è ad andamento cronico ingravescente e soprattutto ai tempi di Gramsci conduceva a morte. Tra le complicanze del morbo di Pott vi sono la pericardite, l’ asma, la pleurite e la cardiopatia. Il morbo di Pott uccide ogni anno nel mondo 2 milioni, circa, di persone dovuto al ritardo della diagnosi, mentre ne vengono colpiti 8 milioni circa ogni anno. Gramsci subì lo stesso destino oltre al mancato riconoscimento della grave e, particolarmente forma aggressiva della malattia: all’ età di 4 anni fu colpito da emorragia e salvato a stento. Le terapie del tempo consistevano nel massaggiare tutto il corpo con l’ aceto: povero tegumento ), dopodiché il malcapitato, è il caso di dire), veniva appeso per le caviglie a testa in giù per evitare che la colonna “collassasse” su se stessa: almeno questo era nelle intenzioni dei medici. Non fecero l’ unica cosa che veramente avrebbe evitato come poi è stato, il collasso della colonna, ovvero un busto graduato questo avrebbe risparmiato al piccolo “Nino” tanta sofferenza fisica e morale. GRAMSCI E MUSSOLINI. I due si incontrano nel 1914, ad una conferenza tenuta da Mussolini nella sala della Camera del lavoro per l’ occasione gremita di giovani tra i quali vi era Antonio Gramsci che, ammirava Mussolini anche per il fatto che quest’ultimo aveva aperto gli spazi del suo giornale, l’ Avanti, agli scrittori sindacalisti e meridionalisti e tra questi vi era Gramsci che scrisse un’ articolo sui contadini sardi. Nei Quaderni dal carcere Gramsci elogia il Mussolini scrittore ed intellettuale in relazione al libro scritto da Mussolini ; ” Diario di guerra” : ma questo ed altro non fa comodo dirlo a quei sepolcri imbiancati della sinistra…., o si tratta di ignoranza?. È fatto storico acquisito lo schierarsi di Antonio Gramsci a favore di Mussolini quando questi fu costretto a dimettersi dall’ Avanti a seguito di un’ articolo sconfessato dal partito socialista. Gramsci lo appoggia con un’ articolo pubblicato il 31 ottobre del 1916, su ” Il Grido del Popolo”, titolato ” Neutralità attiva ed operante” che richiamava l’ articolo di Mussolini. Dagli scritti di Angelo Tasca si apprende, ad esempio, che Gramsci fu interventista prima di Mussolini, anzi, di più! Secondo il Tasca fu Mussolini ad andare dietro a Gramsci piuttosto del contrario. L’ unico motivo di attrito tra i due consistette nella dura critica ed opposizione da parte di Gramsci al Mussolini costruttore e bonificatore. A giudizio di Gramsci Mussolini spendeva troppo denaro pubblico in opere ritenute dal pensatore sardo, inutili come ad esempio le bonifiche dell’ agro pontino. Come già esplicitato in altri lavori, da Nord a Sud comprese le isole era un brulicare di cantieri, non si trovava un inoccupato neanche a pagarlo a peso d’oro. Il tempo ha dato ragione a Mussolini poiché fece il bene del Paese che unitamente alle riforme sociali copiate anche malamente da altri Paesi tra i quali l’ America del criminale Roosevelt, valsero a Mussolini il riconoscimento e l’ assegnazione da parte dell’ Università di Losanna della Laurea honoris causa in quanto alle torture carcerarie inflitte ad Antonio Gramsci dal regime fascista si porta a conoscenza del lettore che, ad esempio, il carcere di Turi dove fu ristretto Gramsci era chiamato la clinica con le sbarre dove a comandare era il personale sanitario. Gramsci riceveva quotidianamente la visita della cognata Tatiana, riceveva spesso la visita del fratello Mario, che fu fascista Mussoliniano come la sorella Teresina che fu segreteria del fascio femminile di Ghilarza. Persino Bombacci si recò a trovarlo. Gramsci subì torture? Si ma dalla vita; dall’infanzia a causa della malattia fino all’ Università, Torino, dove visse di stenti potendo nutrirsi inadeguatamente una volta al giorno ma spesso era digiuno totale, a questo si aggiungono gli alloggi, piccole stanzette affittate per poche lire, malsane cariche di umidità, delle latrine come lo stesso Gramsci le definì in una lettera amara al fratello Mario che non si pubblica in rispetto della privacy di Gramsci. Sono menzogne sesquipedali quelle che vogliono un Mussolini aguzzino di Gramsci poiché è vero è provato il contrario, in primis quando Mussolini venne a conoscenza dei patimenti di Gramsci con discrezione, gli ottenne una collaborazione col ” Grido del Popolo” successivamente, quando Gramsci fu arrestato e Mussolini capo di Governo e dopo il secondo attentato subito , intervenne presso il Re che ricordiamo essere il fautore, dopo l’ assassinio del padre, Re Umberto I, dell’ inasprimento delle pene ed il pesante giro di vite per i reati contro la sicurezza dello Stato. La prima volta fu per lo sconto di pena, che Mussolini ottenne per Gramsci, infatti con R.D. del 15 novembre 1932, la pena di Antonio Gramsci scende da 20 a 12 anni. Il secondo intervento di Mussolini sul Re è nel 34, per l’ otettenimento della libertà condizionata: nel frattempo c’era stato il secondo attentato a Mussolini ed il Re non voleva sentire ragioni. Ad ogni buon conto ed in sintesi Mussolini ottiene per Gramsci la libertà condizionata, infatti, con R. D. del 25 ottobre 1934, ad Antonio Gramsci è concessa la libertà condizionata. Quello stesso anno, dietro richiesta di Gramsci, Mussolini lo fece trasferire, come su scritto, alla clinica Quisisana dove rimarrà fino al decesso dovuto esclusivamente alle polipatologie tipiche del morbo di Pott. Fu un’ emorragia, nuovamente, che quella volta a differenza di quella che lo colpì all’ età di 4 anni non gli lasciò scampo. Morì il 27 di aprile, da uomo libero in quanto i primi giorni di aprile apposta per lui il Re concesse una amnistia perché il popolo non pensasse ad un trattamento privilegiato verso l’ ex deputato. Ma perché Antonio Gramsci fu arrestato e condannato ad una pena così severa. Gramsci fu accusato della violazione dell’art. 49 dello Statuto Albertino, ovvero, di essere, in qualità di Parlamentare, venuto meno al dovere di esercitare la sua funzione col solo scopo del bene inseparabile del Re e della Patria e più specificatamente per avere, con documento pubblico, incitato al sovvertimento del popolo contro i poteri dello Stato. Lo fece durante il suo soggiorno a Mosca. Ad ogni buon conto nel caso dell’ arresto di Gramsci vi fu la violazione dell’ immunità parlamentare di cui Gramsci godeva e che è sancito dall’ art. 45 dello Statuto Albertino. Di Gramsci poteva essere chiesto l’ immediato rilascio, invece il giorno seguente all’arresto viene votato e approvato a scrutinio segreto come si conviene ai vigliacchi, dalla Camera dei Deputati con la maggioranza dei tre quarti, la mozione conosciuta come Augusto Turati che fu portata d’urgenza alla Seduta. Attraverso quella mozione la Camera dichiara decaduto Antonio Gramsci dal mandato Parlamentare: vedi atti Parlamentari ).: Magari i sepolcri imbiancati della sinistra, poiché fu la parte politica di Gramsci a volere lo scrutinio segreto ed in seguito a remare contro! la liberazione dal carcere, di Gramsci e nello specifico TOGLIATTI: possono spiegare, agli italiani, il perché vollero l’ arresto di Gramsci e perché misero i bastoni tra le ruote per mandare a monte la sua liberazione, liberazione che vedeva il coinvolgimento della Santa Sede in favore di Gramsci; perché? Note le parole colla quale il giudice Macis si rivolge a Gramsci durante il processo:[ Sig. Gramsci, sembra che i suoi colleghi e compagni vogliano tenerla in galera ]. Leggete gli atti processuali e i documenti storici prima di scrivere falsità! Corrotti fin dalle viscere materne!. Nella pagina è caricato il video dove lo Storico, Prof. Pantano spiega il saccheggio dei beni “demaniali” e parla di TOGLIATTI: Il lettore si provveda di anti-nausea) ; la bella intervista è stata realizzata da ENZO CICCHINO : Erodoto tv, che si ringrazia per l’ auorizzazione alla pubblicazione. Si prova rabbia e pena, rabbia per il bieco cinismo e la malvagità dei compagni di partito di allora di Antonio Gramsci perché vi fu un’ oppositore ferreo alla liberazione di Gramsci e questi era Togliatti a cui Gramsci si contrapponeva fino al punto di uscire dal partito stesso aderendo al gruppo antiprotezionista Sardo fondato dal nuorese, Attilio Deffenu, intellettuale, giornalista e sindacalista. Gramsci fu fortemente critico nei confronti di Togliatti e di Turati che riteneva essere dei disonesti. La rabbia e il disgusto sono dati dalla totale mancanza di scrupoli dei compagni di partito di allora come quelli di oggi, nell’ usare per biechi fini di consenso che porta elettoralmente al potere e consequenzialmente all’ arricchimento personale con attività di lobby e non solo, un uomo, gravemente ammalato quale era Antonio Gramsci usato come paravento delle loro rapine, dei loro delitti; sventolato come vessillo dietro il quale nascondono la loro nequizia ma sono gli stessi freddi spietati assassini dei loro compagni, il ” capitano Neri” e la sua compagna ” Gianna” che si opposero al furto di 610 miliardi di denaro pubblico : vedi processo per l’ “oro” di Dongo; 610 miliardi spartiti con gli americani e costati centinaia di vite di civili perché non non ripetessero ad altri ciò di cui erano stati testimoni incluso il lavaggio del corpo di Mussolini nella fontana del paese. A processo iniziato per l’oro di Dongo si verificò la morte violenta di un Giudice, dissero che si trattò di suicidio anche se non si seppe mai chi furono autori. Perché nessuno scrive libri su quei fatti!?.. Perché?. DI RITA CABRAS. È FATTO DIVIETO DI RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DEI CONTENUTI DI QUESTO SITO SENZA ESPRESSA AUTORIZZAZIONE.


gramsci-eliminato-da-togliatti
















,
&
L’intervista. Luigi Nieddu: “Gramsci inviso a Mosca, controllato dai servizi sovietici”