
Conflitti & interessi, quasi una ditta o, la ditta! Per dirla con le parole del sosia di C. Grant, almeno così se la racconta il più ricco, secondo il catasto, “signor” Bersani. E vabbe’! Iniziamo con un pizzico di ironia tanto per stemperare il bollore dello spurgo fisiologico nella quale il manipolo di avidi ingordi della politicheria italiana ha scientemente immerso se stessi e i cittadini italiani. Di recente qualcuno ha svelato le doglianze del primo cittadino d’Italia, il Presidente Mattarella la quale avrebbe detto esprimendosi per metafore che, Egli, il Presidente; << io faccio il pane con la farina che mi danno gli italiani >>. E dunque usando la stessa metafora i ” mugnai” rispondono che essi , gli italiani, fanno la farina col grano cresciuto nel campo; un grano non blasonato come senatore CAPELLI o il Karalis: antico nobile grano sardo). I mugnai causa la povertà dei contadini che possono permettersi solo un grano povero, misero, fanno del loro meglio con la mediocrità della materia prima. Certo non una macinatura a pietra che conserva intatte tutte le proprietà organolettiche partendo dall’olio di germe di grano. Tuttalpiù i mugnai si ritrovano con l’ olio di Verme di grano. Piuttosto questa ” mugnaia” prende l’ ardire di dire che è il panettiere a dare la forma da lui voluta, al prodotto finale che è il pane; il mugnaio consegna la farina sta poi all’ arte e all’esperienza del panificatore trarre il meglio anche da una farina misera, priva di quelle qualità importanti che né fanno un prodotto dagli alti poteri nutrizionali: un pane confezionato con grano nobile macinato a pietra contribuisce a contenere i livelli glicemici nella norma; in Italia è in continuo aumento il numero dei diabetici. : In alto a sinistra la figura del demone Amon in guisa di falco che alberga nell’anima degli avidi ci introduce nel tema odierno basato principalmente sull’avidità! E l’opportunità di certi comportamenti dinanzi a temi che sono vitali anche per la vita stessa, non disgiunto dal benessere tout-court di ogni singolo cittadino/a : ( l’aggiunta della lettera A è a beneficio degli amanti della parità di genere anteposta sovente a scapito del merito e della competenza che notoriamente non ha sesso ). E dopo aver infilato anche un filino di polemica entriamo nel vivo per così dire, del discorso e mannaggia al fato tocca ricominciare da virologi & affini ma non solo: non è l’unica categoria colpita dalla malattia. Qui né citiamo due ma che valgono per tutti gli altri. Iniziamo con una premessa che come si dice a Roma; tanto pe’ capisse. Dunque! Chi scrive, anche se ormai risale all’ inaugurazione del Colosseo tanto è lontano nel tempo, collaborò per una Multinazionale del farmaco. Pertanto ben a conoscenza dei meccanismi che regolano i rapporti tra le parti, vale a dire, classe medica, farmacisti e aziende del farmaco. Pertanto quando scrive, anche usando un linguaggio intelligibile ai più, lo fa con cognizione di causa e per capire di che si parla senza citare nessuno, si narra l’esperienza vissuta da protagonista; si trattò invero di un quasi caso unico al mondo di licenziamento pre-assunzione. Dunque! Dopo aver dato le dimissioni da una azienda di omeopatici, chi scrive partì alla volta della sede italiana della multi in questione ove si sarebbe tenuto il corso di 20 gg. sulle referenze da proporre ai Sigg.ri medici. Il corso era tenuto da 2 chimici dell’azienda medesima. Si era alla linea dermatologica, un farmaco ad uso topico suscitò non solo perplessità in chi scrive ma anche timore peraltro rivelatosi in seguito fondato. Trattavasi di un farmaco destinato ai soggetti affetti da ipomelanosi o leucodermia; l’ ipomelanosi è da imputarsi alla riduzione o assenza dei melanociti detta anche condizione melanocitopenica che contempla anche la vitiligine: insorse repentinamente in Francesco Cossiga dopo il ritrovamento del cadavere di ALDO MORO) : così spieghiamo una delle cause di insorgenza della “malattia”: condizione eccezionale di stress ). Per semplificare, a beneficio dei non addetti ai lavori trattasi di una mancata produzione da parte dei melanociti della melanina, sostanza che, ad esempio, protegge la cute dalle radiazioni solari. In buona sostanza e in sintesi i melanociti smettono di fare il loro lavoro esponendo così il soggetto privo di questa protezione naturale a seri rischi, sono costretti a proteggersi con gli indumenti anche col solleone. La multi in questione creò un farmaco estremamente efficace che ovviava alla carenza-mancanza di pigmentazione ma! Presentava a giudizio di chi scrive un problema di non poco conto, ovvero conteneva in forma attiva, l’MSH, l’ormone precursore della melanina, lo stimolatore dei melanociti. Ormone che è secreto dal lobo posteriore dell’ ipofisi: piccola ghiandola situata nella sella turcica, zona frontale della testa ). Chiesi e ottenni un colloquio ante firma contratto a due loro tecnici; un chimico e un genetista ai quali esternai i dubbi insorti circa l’innoquita’ del preparato ovvero la capacità del prodotto, data la presenza dell’ormone, di ingenerare l’insorgenza di tumore in specie il melanoma soprattutto in soggetti portatori di nevi pigmentati o geneticamente predisposti ad ammalare di patologie tumorali. Il genetista lasciò la stanza. Il chimico rimase e vi fu una franca e aperta discussione che lo portò sulle posizioni di chi scrive o almeno riuscì ad instllargli il dubbio. Prese l’impegno di presenziare alla firma del contratto ove avrebbe portato i suoi dubbi sulla potenziale nocività del farmaco. Non mantenne fede all’ impegno assunto: la pagnotta è sacra: grazie Vittorio). Morale della storia, dopo accesa discussione col Presidente per l’ Europa e il direttore commerciale per l’ Italia, puntutamente dissi che non avrei firmato il contratto se mi fosse fatto obbligo di propagandare quel farmaco: PRIMUM NON NOCERE! Un gelo profondo invase la stanza del Presidente rotto solo da; << ma lei chi si crede di essere!? >> Con fermo garbo risposi: che non credo di essere ma sono! 4 paia di occhi a mo di fucili a canne mozze mi fissarono in viso. Il tempo sembrava essersi fermato fino a quando il bussare discreto della segretaria per comunicare qualcosa al direttore commerciale non pose fine a quella scena da mezzogiorno di fuoco. Fu il Presidente il primo a parlare; bene Cabras! Ho sentito il Dr. e il Dr.: omissis sui nomi ). Lei firmerà quel contratto perché è un cavallino di razza! E farà un buon lavoro e, non dovrà commercializzare il farmaco. : pensai di rispondere con un nitrito ma mi astenni, era ancora il tempo in cui dietro chiamata intervenivano gli infermieri dell’OP per il trasporto coatto agli acuti. Alle aziende interessa una sola cosa, il fatturato! Ti danno un target da raggiungere a chiusura anno commerciale se non lo raggiungi ti tagliano via come un ramo secco! E se quest’anno hai fatturato 100, il prox. devi fatturare 150; business! Solo business.: Per amore di verità si aggiunge che chi scrive ha sempre raggiunto e talvolta superato i target imposti. Ed ora iniziamo dal fatto più breve e semplice. Iniziamo dal reddito di cittadinanza. Dunque! Da che è stata istituita questa misura, doverosa, di sostegno: ( doverosa perché la povertà in questo laboratorio a cielo aperto che è l’ Italia ), è stata scientemente e pervicacemente creata dalla stessa classe politica composta da predoni tout-court. Gli stessi farisei ingordi, che da mane a sera trombonano che bisogna cancellare il reddito di cittadinanza e destinare quelle risorse alle imprese! Che sono quelle che creano occupazione dicono. Ma quali imprese?! Ad esempio la Pavesi?! Società di costruzioni controllata dalla Bucaneve SPA della famiglia Dallera, che risulta aver versato in due distinti bonifici, la somma di 49.500 €, al partito della patriota pro domo sua, la deputata Giorgia Meloni. La stessa che ha firmato tutte le leggi vergogna dei governi Berlusconi: che ha il buongusto di tacere, consapevole del fatto che Confalonieri stava portando i libri contabili in tribunale prima della sua discesa in campo…., non quello santo ). E come si batte la leonessa Meloni per quei 27.000 mq dove dovrebbe sorgere un’ipermercato la cui realizzazione è affidata, guarda caso, alla Pavesi-Dallera, suoi benefattori. Ha persino promosso una raccolta di firme; del resto 49.500 euro bisogna sudarli, niente rispetto al business edilizio di centinaia di milioni di euro che si giocano tutti in quei 27.000 mq di aria dismessa. E così vestita di si nobile armatura che financo la pulzella d’Orleans a lo confronto suo parea poca cosa e tale era la brama sua di mostrar gratitudo a lo benefattore si generoso, che mentre infuria mortal pestilenza che tutto lo Paese tiene in lok down, l’indomita gueriera spregiando sora morte di banchetti piena le piazze e lo popolo chiamava al civico dovere per lo bene de lo Paese a signar di croce le carte sue; firmate!…firmate! si volete uscì dalla povertà! Firmate! Si volete la pagnotta! Chi la mia già l’ho i lo forziere. Si è citata la Meloni ma vale per tutti i politici titolari di fondazioni e, imprese: nun ce’ cojonate più!. Fonte per per Pavesi-Dallera, Espresso-Repubblica. Ed ora virologi per immagini. DI RITA CABRAS. Irradiazione-vaccini-cevr-4-145

Testo di dermatologia edito per i Sigg.ri medici da nota azienda del farmaco.