CHERCHE L’ARGENT

A. LINCOLN, JF KENNEDY, ALDO MORO, tre Presidenti tre omicidi a confronto.  Questo fondo potremmo riassumerlo in un nostro articolo del codice penale, il 416,bis,associazione di tipo mafioso finalizzata alla truffa e all’appropriazione indebita al quale si aggiunge il reato di riduzione in stato di schiavitù e mezzo codice penale a seguire, ma è necessario mettere sul tavolo tutti i tasselli e costruire insieme il puzzle che non si presenta affatto semplice ma va fatto perché né abbiano conoscenza la quasi totalità del popolo italiano e tutti gli altri popoli, fratelli! Accomunati dalla sventura di essere stati derubati…., ops!….,iniziamo male, il pensiero precede l’ azione! È bene fin da subito fare un distinguo fra popoli e coloro che li amministrano. Il popolo è per definizione innocente in quanto ignaro di quanto si consuma in loro danno ad opera di personaggi ai quali è stata concessa la fiducia attraverso il voto: a molti di essi manco quella), affinché si adoperino nel buon governo all’ insegna del SALUS POPULI SUPREMA LEX! Ad oggi è stato fatto l’ esatto contrario, basti pensare all’ ex premier CONTRA LEGEM, Mario Monti, con lui al timone del barcone Italia i suicidi hanno toccato il non invidiabile record di TRE al giorno! Ma Monti come tutti gli altri non ha fatto altro che servire il loro padrone è come l’ asino riceverne di che rimpinzarsi e ragliare sazio e felice.: Il titolo; Tu che leggi ti starai domandando cosa hanno a che fare Lincoln, Kennedy e il nostro Statista, l’ On. Aldo Moro, cosa li accomuna, o meglio li univa, a parte l’ essere stati assassinati tutti e tre!: CHERCHE’ L’ ARGENT!…, cerca il denaro e ti porterà alla alla zolfara, più sentirai puzza di zolfo più vicino è chi la emette! La puzza intendo). Ma vediamo il secondo punto che univa questi tre Presidenti che volevano il bene del loro popolo. A. Lincoln. Durante il suo mandato Lincoln si trovò nella condizione di dover reperire risorse, tante quante ne può richiedere una guerra civile in atto nel suo paese. Si rivolse ai banchieri come storia ci insegna: non a noi che la banca l’ abbiamo inventata). I banchieri ai quali Lincoln si rivolse per ottenere l’ ingente prestito erano disposti a concederlo ad un tasso del 40% ! Lincoln a quel punto si trovò tra l’ incudine e il martello; finanziare la guerra senza trascinare il suo popolo nel baratro senza fondo del debito pubblico in previsione di una guerra di cui non si intravedeva a breve una risoluzione, dall’altra però non voleva cedere a quel manipolo di cravattari, così si consulto’ con un suo intimo amico, il colonnello Edmund Taylor che Gli suggerì di stampare banconote di Stato a corso legale che è precisamente ciò che fecero decenni dopo, JFK e Aldo Moro! Ed ecco il 2˚ punto che accomuna i tre Statisti. Torniamo a Lincoln. Egli accettò il saggio consiglio del colonnello e il 25 febbraio del 1862, firmò il FIRST TENDER  ACT, che autorizzava l’ emissione delle banconote di Stato , più noti col nome di greenbacks preso dal colore dell’ inchiostro utilizzato per la loro stampa, verde, appunto. Non trascorse molto tempo che Lincoln, in circostanze mai del tutto chiarite, venne assassinato in teatro! Ed anche la morte del suo assassino è avvolta nel velo spesso del mistero o depistaggio! E se vogliamo questo è il terzo punto che accomuna i tre Statisti. John Wilkes Booth, di professione attore ma folle full time, inizialmente voleva rapire Lincoln, tentò anche l’ impresa, lo fece insieme ad un gruppo di sciroccati come lui. L’ impresa, come la storia ci testimonia, falli’! Non fallì il piano B di Booth che riuscì ad assassinare Lincoln e secondo lo storico Nathaniel Orlowek noto anche come lo Sherlock Holmes dei cimiteri che fece riesumare i resti, spacciati per quelli di Booth! Scopri’ che Booth in realtà, dopo l’ assassinio di Lincoln, riuscì a fuggire, andando a rifugiarsi nell’ Ovest del Paese dove visse, sempre secondo Orlowek, fino al 1903, a Enid in Oklahoma e sempre secondo Orlowek, che né seguì le tracce! Oggi diremmo molecolari; il cadavere di Booth veniva esposto nelle feste di paese come attrazione per i turisti. Si seppe che la fuga di Booth fu coperta dal governo dopo aver accreditato la versione ufficiale che voleva Booth morto in un granaio ad opera di soldati regolari: << per stabilizzare il Paese devastato dalla guerra civile>>; ricorda qualcosa? Anche Aldo Moro venne assassinato per ” stabilizzare” l’ Italia).: Orlowek fu uno storico, direttore della Beth Synagogue di Potomac e antropologo legale. JOHN FITZGERALD KENNEDY, 35˚ Presidente degli Stati Uniti d’America. Celebre il discorso pubblico di J. KENNEDY, dove con toni molto duri attacca la FED, le massonerie e le associazioni occulte di ogni ordine e grado. Kennedy intendeva innanzitutto abolire la FED, Fedaral Reserve da molti erroneamente confusa col tesoro americano, l’ equivalente della nostra Zecca di Stato. La FED è in realtà una banca privata, infatti nasce dal progetto di un banchiere, tale Herry Pomeroy Davison, partner di un’ altro famigerato  banchiere, il bandito JP MORGAN. L’ embrione della FED inizia a formarsi durante un simposio top secret tenutosi sull’ Isola di Jekyll……, già il nome non lasciava presagire nulla di buono). Presenti al bucolico simposium! Il su citato Harry Pomeroy, progettista, Frank Vanderlip, JP Morgan, Charles D. Norton, Paul Warburg, Benjamin Strong, Nelson Aldrich, A. Piatt Andew. Era il 1910 e i simposisti erano tutti banchieri vale a dire piranha, pescecani ecc. La FED vede ufficialmente la luce ed essere operativa nel 1913.:( Fonte. Bertie Charles Forbes, giornalista). John Kennedy col famoso ordine esecutivo n˚ 11110, ordina e autorizza il tesoro americano a battere moneta! Ne emette per oltre 4 mld di $ dollari con il quale JFK finanzia la spesa pubblica senza dover indebitare i cittadini americani e continuando a garantire loro tutti i servizi.: Ora, tu che leggi, soffermati a riflettere sul mancato introito per la zecca! In senso di parassita, dello Stato nonché padrone della FED.  ALDO MORO; con una mossa da campione di scacchi che aggira del tutto la banca d’Italia attraverso la quale il governo si finanziava, comprava denaro a debito dal serpente monetario. Con una deroga l’ On. ALDO MORO ordina e autorizza l’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato ad emettere moneta; ( anni 1974, 1976, 1979). La prima emissione, va in stampa la banconota da 500 £, serie Aretusa, e le monete da 500£. in argento 935. La seconda emissione vede la serie Mercurio, poiché reca l’ effige del dio alato. Si trattava quindi di titoli di Stato firmati dal tesoriere del ministro del tesoro, questo a significare che era un titolo non pagabile dalla banca d’Italia di proprietà ” USA” ROTHSCHILD! dal 1943! Grazie alla truffa dell’ armistizio di Cassibile, noto come armistizio corto, già! Perché c’è quello lungo, quello che gli invasori hanno imposto con l’ inganno! Appunto! Ma di questo parleremo più avanti. Dunque tornando sul pezzo, dal punto di vista legale a tutti gli effetti si trattava di moneta, vale a dire, tradotto in soldoni, che il signoraggio spettava allo Stato italiano e non come al dì di oggi, alla banca privata BCE, come chiarisce la dicitura stampata nella moneta; Repubblica Italiana in luogo di banca d’Italia che equivale come già detto, alla BCE. Oltre al Poligrafico della Zecca di Stato, vi erano altre 3 banche in Italia, a partecipazione statatale, attrezzate e autorizzate ad emettere moneta. Nell’ ordine, la banca nazionale dell’ agricoltura che emetteva moneta, le 500£. Le altre due erano la BNL  di Roma e la B. Commerciale di Milano. I più ricorderanno queste 3 banche per gli attentati che subirono, tutte e 3 nello stesso  giorno, 12 dicembre 1969. Quella più tristemente celebre, la BANCA NAZIONALE DELL’ AGRICOLTURA, STRAGE DI PIAZZA FONTANA. Dopo l’ attentato la BNA cessa di battere moneta: ti  suggerisce niente a te che leggi?: Pasolini nel 1975 si pose pubblicamente la domanda; era solo una coincidenza  che tre banche a partecipazione statale, autorizzate ad emettere moneta abbiano subito un’ attentato tutte e tre nello stesso giorno? Attentati che hanno prodotto le ben note mattanze! : ( Pasolini per questo fu attenzionato dal SID, centrale di depistaggi sulla strage di piazza Fontana. Poco prima di essere barbaramente assassinato Pasolini ebbe un nutrito scambio epistolare col terrorista nero Giovanni Ventura legato al SID, fascicolo n˚ 2942 PPP. In concomitanza con l’emissione del 1976, l’  On Aldo Moro viene invitato a recarsi negli USA, e nel corso di quel viaggio che il nostro statista venne affrontato dall’ allora segretario di Stato, sig. Avraham Ben Elazar, alias Henry Kissinger, ebreo  ma non troppo ma fanatico talmudista!: testuali di Kissinger:<< o lei onorevole la smette! E recede dalle sue politiche e iniziative! O la pagherà cara anche sul piano personale! La intenda come la vuole intendere!>>. : Era già pronto l’ affare Lockheed che porterà l’ On Moro alla gogna mediatica  e sotto  inchiesta. Leone lascerà la Presidenza della Repubblica! Ma di questo tratteremo in altro capitolo. L’ On. Moro con quelle emissioni di denaro, durante  i suoi governi finanzio’ la spesa pubblica per oltre 600 miliardi; 600 miliardi che l’ ” Anaconda” monetario non poté ingoiare! 600 miliardi che non gravarono come debito, sugli italiani. L’ emissione di moneta non fu l’ unico atto di ribellione del mite ma con un coraggio da Leone dell’ On Aldo Moro. È appena il caso di ricordare che nel 1978 parte lo SME, processo per la moneta unica che sfocera’ nell’ unione europea a cui Aldo Moro e Paolo Baffi erano profondamente contrari. Del progetto politico di Moro, che prevedeva il superamento dei patti di Yalta restituendo all’ Italia la  sovranità monetaria unitamente ad una democrazia compiuta, autentica che non è certamente quella posticcia delle  clausole segrete contenute nei patti di Yalta del 1945, ratificata da un’ inconsapevole De Gasperi che nulla sapeva della truffa! Dei due armistizi.: Clausola n˚ 1) : l’Italia non potrà avere un regime politico  pienamente   democratico. Clausola  n˚ 2): Non potrà   avere una politica  energetica autonoma. Clausola n˚ 3): non potrà avere una politica propria della sicurezza, i vertici delle forze armate risponderanno alla Gran Bretagna e alla catena di comando del patto Atlantico. Soggetti a conoscenza  del progetto politico di Aldo Moro; l’ allora Presidente della Repubblica, Antonio Segni, Amintore Fanfani, Giovanni Leone coinvolto con Moro nello scandalo Lockheed che gli costò la Presidenza della Repubblica. Il governatore Baffi anche lui coinvolto nel 1979 in uno scandalo montato ad arte che lo vedeva incriminato per favoreggiamento e interessi privati in atti d’ ufficio. Accuse dal quale fu prosciolto ma che lo indussero a dimettersi dall’ incarico. Altri soggetti a conoscenza del progetto politico di Moro erano, Saragat, M. Rumor per cui era pronto un’attentato, Andreotti:( non direttamente da Aldo Moro), e le lunghe orecchie dell’ ambizioso Cossiga. Si dice che altri al di fuori dei nomi citati fossero a conoscenza del progetto di Aldo Moro e conseguentemente non potevano non esserne a conoscenza l’ amministrazione d’ oltreoceano.E questo non è che l’antipasto!.   DI  RITA  CABRAS. 

Libro contabile di Bankitalia del dicembre 1969. Si noti che la lingua usata non è quella italiana ma l’ inglese: come mai? Perché è la lingua dei Rothschild? È appena il caso di ricordare che amministratore delegato per conto della famiglia alla gestio Italia è Sir Evelyn De Rothschild.

ALDO MORO GLADIO E L’ AGENTE G71 IN MISSIONE PER CONTO DEL GOVERNO

A proposito di Gladio e la sua controversa esistenza grazie ai mistificatori di professione si dà conto in questo sito di una serie di documenti postati dall’ agente G71 o meglio il sig. Antonino Arconte destinatario del documento del ministero della difesa ove si autorizzava l’ agente G71, a reperire informazioni atte alla liberazione dell’ On. Aldo Moro 14 gg. prima che questi fosse rapito e la mattanza di via Fani compiuta! L’ agente G71, il sig. Arconte è oggi un servitore dello Stato  che si trova in pericolo di vita essendo, si crede, l’ ultimo dei soldati gladio rimasti in vita essendo tutti i suoi commilitoni e superiori deceduti in circostanze, si dice, quantomeno dubbie! Ma che non si fatica a credere essendovi anche 10 ragazzi, commilitoni, scelti e addestrati durante la leva per missioni speciali. Sono 9 militari più la fidanzata di uno di essi; tutti morti in incidenti casuali? Nessuno se non i familiari e chi scrive, per averlo appreso dalla madre di uno di questi ragazzi, tutti ventenni! Né è a conoscenza, è stata notata la strana coincidenza ma ne è stata attribuita la responsabilità al destino cinico e baro. Erano gli anni 90. ( clicca su download per visualizzare i documenti: digita nella finestra di ricerca della pagina;  gladio e nato la vera storia delle origini. Buona lettura e, grazie per il tuo commento se vorrai lasciarlo.   DI RITA  CABRAS.    

L’ assassino di ALDO MORO e le operazioni smeraldo e topazio
Documento dove si invita a non fornire agli inquirenti notizie riguardanti il caso MORO
Documento della difesa ministero della difesa ove si autorizza l’ agente G71, a cercare informazioni atte alla liberazione dell’ On ALDO MORO 14 giorni prima del suo rapimento. Il documento rivelatosi autentico, fu fatto periziare da Paolo VI, il mesto massone.
Cablo dei servizi inglesi, datato 17 marzo 1978. Nel documento si legge che a seguito di espressa richiesta pervenuta da Roma praevio telegramma tramite ambasciata, si dicono disponibili ad inviare 2 agenti del SAS e, 20 granate stordenti. Si legge ancora; si sta provvedendo all’ invio a mezzo aereo, questa sera o nel corso della mattina di domani. Dunque! Da Roma parte una richiesta di aiuto subito accolta ed evasa! I 2 agenti del SAS con le 20 granate stordenti: sicuramente da utilizzare per fare irruzione nella prigione dov’era tenuto Aldo Moro per liberarlo senza spargimento di sangue), arrivano a Roma ma non vennero utilizzati; perché?! E chi! Chiese aiuto agli inglesi?!

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Aldo Moro martire della politica assassina americana.

Una delle  logge massoniche all’ interno della base di Sigonella; tutte e 5 le logge americane presenti sul territorio Italiano fanno capo al grande oriente d’ Italia.

” È necessario custodire i piccoli segreti, per quelli grandi basterà l’ incredulità della gente, perché nessuno crederà mai ad un progetto così mostruoso”.  J E HOOVER, capo mattanza della CIA. Questo non è un’ articolo su ALDO MORO come se ne sono scritti e letti a decine in questi anni. Questo è principalmente un’ appello ad una persona che chi scrive incontrò per motivi professionali sul finire degli anni 80. In premessa dirò che di tale persona non verrà scritto neppure il sesso di appartenenza in osservanza del: Primum Non Nocere! E questo perché, chi scrive, come chiunque altro, non ha il diritto di mettere a rischio la vita altrui e, ancor meno se vi fossero dei figli! Atteso che di tale soggetto si conosce, laddove corrispondesse al vero il solo nome di battesimo. Come dato identificativo dirò solo, laddove la persona oggetto di appello, avesse l’ opportunità di leggere questo articolo che chi scrive, all’ epoca del fatto si trovava, torno a ripetere, per motivi professionali, a Roma ove svolgeva attività di consulente per un’azienda farmaceutica. L’ incontro avvenne presso una farmacia della capitale dove venne fissato l’ appuntamento al fine di valutare il problema della persona in oggetto. Era un pomeriggio di fine novembre, all’ appuntamento si presentò con un ritardo di oltre mezzora. Si scuso’ , teneva gli occhi bassi se non per un fugace attimo in cui incrociarono i miei che scandaglio’ alla ricerca  di elementi o segni della personalità che le dessero modo di capire chi aveva difronte. Parlava con con accento marcatamente anglosassone che denunciava comunque una buona conoscenza della lingua italiana. Le indicai una poltroncina dove sedersi ed iniziare così l’interrogatorio anamnestico che mi permettesse di individuare il problema ed eventualmente risolverlo. Cosa non facile, anzi! All’ inizio fu piuttosto difficile, ci volle tutto il mio bagaglio di conoscenza, di tattica e molta diplomazia per trovare il punto d’ ingresso di quella corazza che si presentava piuttosto ermetica e a tenuta stagna. Vi riuscì solo dopo aver domandato in tono brusco  se aveva intenzione di risolvere il suo problema, di chiara origine psicologica ma che si rifletteva sul soma, diversamente, dissi, consideravo l’ incontro giunto al termine! Pertanto mi alzai con la mano tesa in segno di congedo. Si morse ripetutamente il labbro inferiore, traspariva un grande conflitto interiore, un travaglio senza fine, qualcosa che gli toglieva serenità ed equilibrio. Aspetti! Disse con la voce spezzata, lei ha ragione, almeno in parte, dopo una breve pausa risposi che non avevo interesse a conoscere le, o la ragione dei suoi conflitti! Personalmente il mio unico interesse era trovare il bandolo della matassa che consentisse di risolvere il problema che aveva, a suo dire, compromesso il suo sociale, privato e professionale. Domandai che lavoro svolgesse, giornalista freelance, rispose.: (Ad oggi, al momento in cui scrivo il presente articolo non so se corrispondesse al vero). Ripresi con le domande che vertevano sulla sua alimentazione; domande routinarie tese ad escludere delle cause e a mettere in luce le, o la causa che aveva provocato quel ” disordine”. All’ anulare portava la vera nuziale, con tatto chiesi se in seno alla famiglia al matrimonio, era tutto a posto. Presi nota delle risposte e congedai quell’ ermetico soggetto con qualcosa da fare a casa e fissando un nuovo appuntamento al fine di valutare se vi erano segni di regressione del problema motivo dell’ incontro. Al secondo appuntamento fu puntuale e quasi raggiante. Mi ringraziò perché uno dei problemi a carattere infiammatorio era notevolmente regredito. Si dilungo’ in complimenti…,ecc.ecc. A quel secondo incontro ne seguirono altri scadenzati nel tempo e comunque conclusisi nell’ arco di 3mesi totali. Fu al 5˚ incontro che a bruciapelo mi chiese cosa né pensassi della vicenda Moro. Rimasi interdetta ma fu un’ attimo, in cui sentii un certo disagio, quasi un campanello d’ allarme! Risposi comunque francamente come ho sempre fatto in questi anni allo stesso genere di domanda. Dissi chiaramente che il” caso MORO “come lo definiva, era per me un affare di Governo e mi spiego! Chi scrive non ha mai creduto alla rivoluzione armata del ” popolo” fatta per il popolo! Bensì! A soggetti prezzolati e comunque esecutori di ordini governativi! Questo mi diceva la logica e il buon senso. E faccio un’ esempio. Perché! Se io, con velleità guerrigliere volendo rovesciare una classe politica corrotta! Ladra! E affamatrice di popolo! Vado in giro a piazzare bombe e fare strage proprio di quel popolo che dico di difendere e proteggere?! Perché uccidere padri e madri di famiglia e soprattutto bambini!? Semplici poliziotti di pattuglia come i due che in una fredda mattina torinese all’ aprirsi delle porte del tram vidi a terra! Le mani vuote, non ebbero neppure il tempo di prendere la pistola per difendersi! La morte, vigliacca li colse con gli occhi spalancati sul cielo, increduli, la fede nuziale di uno dei due, insaguinata; sentivo il viso bagnato, non era la pioggia, attonita fissavo quei due corpi nei quali fino a qualche minuto prima scorreva la vita. Pensai alle loro famiglie, alle mogli che magari stavano avviando il pranzo, ai loro figli, al loro rientro da scuola, orfani, al loro sgomento e incredulità quando avrebbero appreso la notizia. Pensai a quel dolore che la perdita di una persona cara ti scava dentro e…. urlai tutta la mia rabbia verso quegli assassini di Governo. Per questo chi scrive non ha mai creduto a rivoluzionari puri ma solo a dei vigliacchi balordi assassini! Chi scrive, guerrigliera ma non troppo, sarebbe andata nei palazzi del potere armata di acido muriatico a sbullonare quelle loro natiche putrescenti dagli scranni! Quando lasciai andare i ricordi tornando al presente sentì la voce anglosassone che diceva, brava! Ha capito! Era come se un blocco di cemento gli fosse caduto di su le spalle! Rispondendo al mio sguardo interrogativo quanto perplesso disse che a motivo del suo lavoro di giornalista venne a conoscenza da fonti diplomatiche, riservate, in seno all’ amministrazione statunitense, che Aldo Moro fu rapito ma già con la decisione di assassinarlo a causa della sua ribellione all’ imposizione da parte dell’ amministrazione americana e di Kissinger in particolare, di recedere dalle sue idee politiche che collidevano con l’ ormai consolidato progetto dell’ amministrazione USA che aveva fatto fatto dell’ Italia, grazie anche alla truffa dell’ armistizio perpetrata dagli anglo- americani in danno dell’ Italia e di cui gli Italiani ignorano praticamente tutto! Il loro scendiletto! Centro nevralgico per il controllo del Medioriente ancorché un centro pilota per ogni sorta di esperimenti posti in essere da uomini dei servizi prevalentemente americani, sulla popolazione ignara e per questo inerme! Non così la classe politica e gli uomini dell’ intelligence nostrana che non solo e non uno solo si è mai ribellato ma hanno dato piena collaborazione. Un luogo o meglio il Paese del  bengodi l’ Italia,  per le amministrazioni USA che si sono succedute. Un Paese dove hanno installato fraudolentemente le loro basi – loggie. Dissi a chi interloquiva con me che benché fondata la nostra era solo una chiacchierata oziosa che non avrebbe condotto a niente! Un pour parle’. D’improvviso ebbi un pensiero e a bruciapelo chiesi se era l’ ” affare Moro” la genesi alla base del suo problema. Non ci fu risposta, non verbale almeno, ma la sua mimica e il sussulto che ebbe a quella domanda confermò che avevo colto nel segno. Chiesi se era o riteneva che la sua vita fosse in pericolo, ancora nessuna risposta se non la difficoltà a deglutire come in assenza di saliva. Chiesi al farmacista un bicchiere d’ acqua, attesi che lo bevesse poi le dissi che non volevo essere messa a parte di ciò che aveva rotto i suoi equilibri ma che offrivo ugualmente il mio aiuto che le consentisse di risolvere il problema che comprometteva il suo vivere quotidiano. Rassicurai quello strano soggetto dicendo che una volta individuata la causa il problema era risolto al 50% il resto atteneva ad una scelta che avrebbe dovuto compiere a seconda della gravità di quanto a sua conoscenza e soprattutto se fosse in grado di provare quanto diceva di conoscere dei fatti che hanno condotto alla morte il nostro Statista laddove, come consigliai, lo avesse ripetuto davanti ai magistrati italiani. Rispose che era in grado di dimostrarlo; non volli sapere come, ma ormai l’ argine era rotto e le acque tracimavano. Con le parole che si affastellavano l’ una sull’ altra tanto che feci fatica a coglierne il significato.<< abbiamo le prove >>, ripeté più volte parlando al plurale. È un progetto vecchio di anni! Se lui, Aldo Moro, non avesse obbedito agli ordini, la soluzione finale sarebbe stata la sua eliminazione fisica!: Sentì la nausea montare e il sangue defluire verso le estremità inferiori. Non riuscì ad articolare un suono tanto ero sgomenta, sotto shock! Le parole continuavano ad investirmi come una mareggiata! L’ ambiente ci trovavamo lo percepivo ovattato! Una parte di me ripeteva che erano tutte balle! Millanterie, aveva bisogno di accentrare l’ attenzione come a voler dire sono qua! Esisto! Era un racconto demenziale! Ma poi guardando quella figura un po massiccia, quel volto dipinto dalla paura e le sue lacrime angosciate che mi fecero dubitare che il su racconto era veritiero. Ricordo che disse! Kissinger aveva carta bianca, fu lui con uomini dell’ intelligence a mettere a punto il piano che prevedeva 2 fasi, la prima prevedeva la morte politica del nostro Statista. La seconda fase, in caso di fallimento era rappresentata col termine nazista di, soluzione finale, ovvero la morte fisica dell’ On. Aldo Moro;<< antelope Is dead!>> mi parve di sentire, in quell’ accento anglosassone. Non né compresi il significato, antelope colbber, se non molti anni dopo. Vissi quel racconto al pari di un sogno, un brutto sogno, combattuta se credere a quello che mio malgrado sentì. Subentrò il bisogno di saperne di più della persona che mi stava davanti così chiesi a degli amici di seguire il misterioso soggetto una volta lasciata la farmacia. Si serviva sempre di un taxi, sia quando veniva all’ appuntamento sia quando andava via. Al loro ritorno gli amici riferirono che scese davanti all’ ambasciata Americana ed entrò dall’ ingresso principale: i piantoni all’ ingresso fecero il saluto militare. Da quella sera non rividi più il misterioso soggetto. Come ulteriore dato di riconoscimento aggiungo che a quell’ultimo incontro si presentò con un cadeau, avendo, chi scrive, rifiutato altra forma di compenso peraltro non dovuto, così come rifiutai il costoso presente; di cui ignoro il contenuto se non che proveniva da una nota gioielleria della capitale. Si è voluto raccontare i fatti così come si sono cristallizzati nella memoria. Riepilogando per la persona al quale risolsi  il serio problema che l’ affliggeva, che andava cronicizzandosi compromettendo il suo vivere quotidiano chiedo, magari come cadeau rifiutato a suo tempo e se si riconosce laddove né avesse la possibilità, in questo articolo è  nello scritto che segue, su Aldo Moro, frutto di ricerca personale ma che in gran parte è il riscontro di ciò che mio malgrado fui costretta  a sentire nel corso di quegli incontri, ecco! Chiedo a questa persona di far arrivare nelle mani di magistrati italiani le ” prove” che sosteneva essere in ” loro”possesso.  DI RITA CABRAS.  Continua…. P.S. SI INFORMANO I SIGG. LETTORI CHE DOPO L’ ARTICOLO SULL’ ON. MORO VERRÀ PUBBLICATO IL SECONDO ARTICOLO SUI VACCINI,DA NON PERDERE A                                

Lettera di condoglianze che esprime sentimenti di gratitudine verso l’ ON ALDO MORO per aver sostenuto le spese di ricovero e soggiorno a Roma di un cittadino somalo: ALDO MORO era anche e soprattutto questo!

documento del ministero della difesa dove si autorizza l’ acquisizione di informazioni utili alla liberazione dell’ On Moro 14 giorni prima del suo rapimento. Il documento risultato autentico fu fatto periziare da Paolo VI, il mesto massone. << Se ritieni che il contenuto di questo sito sia di pubblica utilità e ti soddisfa. Se vuoi che questo sito continui a rimanere aperto, puoi contribuire a farlo con quanto ritieni a questo IBAN; IT89V3608105138261510661516 GRAZIE! Anche per il tempo che hai dedicato alla lettura e per quanto farai a favore della collettività.